Settembre 2022: la grande decisione
Tutto è iniziato a settembre 2022, quando, spinto dalla voglia di mettersi in gioco, ho deciso di intraprendere il percorso per conseguire il diploma di Allievo Allenatore di pallavolo della FIPAV. Un piccolo grande passo verso un nuovo capitolo di sfide e tradizione, riportando la passione per la pallavolo anche nelle vesti di allenatore ufficiale.
Non è stata una decisione semplice: un percorso impegnativo, soprattutto per un “vecchietto” di 44 anni! Tuttavia, la voglia di affrontare nuove sfide ha avuto la meglio.
Il corso e i primi passi
Il corso era ben organizzato e strutturato. Alla guida c’era il mitico Oscar Zaramella, responsabile del corso, che si svolgeva presso la sede FIPAV di Novara.
Il primo step è stato superare la visita medica e il test d’ingresso. Una volta ottenuto il via libera, sono iniziate le lezioni, spesso online, tenute da Luciano Pedullà, un allenatore di fama nazionale. Le sue lezioni erano entusiasmanti e piene di spunti costruttivi, anche se a volte si prolungavano fino alle 23:00, mettendo a dura prova la resistenza al sonno!
Lezioni teoriche: i fondamentali del volley
Pedullà è un vero maestro, capace di unire il concetto teorico a esempi pratici, metodi e aneddoti memorabili. Una delle sue lezioni più interessanti riguardava l’evoluzione dei “fondamentali” della pallavolo. Tra una slide e un video dimostrativo, riusciva sempre a catturare l’attenzione con battute simpatiche e storie affascinanti.
Ciò che mi ha colpito di più è stato il suo approccio agli allenamenti: “Non serve gridare per farsi sentire. Mantieni sempre lo stesso tono di voce. Sono gli atleti che ti devono seguire.” Un consiglio prezioso, che sintetizza la filosofia di un grande allenatore.
Lezioni pratiche: tutti in palestra!
La teoria è importante, ma la pratica in palestra è dove si forgiano i veri allenatori. A San Rocco, un gruppo di circa trenta aspiranti tecnici si è ritrovato per mettersi alla prova sotto la guida di Pedullà, che non solo insegnava, ma arricchiva ogni sessione con battute e aneddoti, creando un ambiente coinvolgente.
Pedullà, che iniziò la sua carriera allenando una squadra CSI di Novara, è arrivato fino alla Serie A con il Novara, ed era un esempio di dedizione e passione.
Tra i partecipanti, spiccavano figure interessanti:
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- Giè, storico palleggiatore dell’APB Borgolavezzaro e insegnante di matematica.
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- Martino Cazzorla, gentile e sempre disponibile, lavora al centro analisi dell’ospedale di Vercelli.
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- Il gruppo di Biella, guidato dal simpaticissimo Alessio, che affrontava con determinazione il campionato di Serie D.
L’atmosfera era elettrizzante, e ogni esercizio rappresentava un’occasione per crescere, non solo tecnicamente ma anche umanamente.
L’esame finale: panico e trionfo
Il corso è durato da ottobre a gennaio, culminando con l’esame finale. Dopo aver affrontato un tomo di 200 pagine (un vero “mattonazzo”), le slide e le prove scritte, il fatidico giorno è arrivato: sabato 14 gennaio.
L’esame orale si svolgeva in gruppi, con gli esaminatori Luciano Pedullà e Roberto Ceriotti. Incrociavo le dita per essere assegnato a Pedullà, ma il destino mi ha portato con Ceriotti. Pazienza.
Il mio gruppo comprendeva Alessio, Angelov (un altro ragazzo di Biella ex giocatore di serie B) e me. Le domande erano tecniche, persino più difficili di quanto ci aspettassimo. Dopo un inizio incerto, sono riuscito a riprendermi, e, per fortuna, la sessione è terminata senza troppi danni.
Nei giorni successivi, l’attesa per il risultato era palpabile. Serviva un punteggio di almeno 60/100 per passare. Alla fine, la tanto attesa mail è arrivata: “Benvenuto nel gruppo allenatori”. Missione compiuta!
Aneddoto
durante le lezioni, le regole erano talmente rigide che le telecamere dovevano essere accese e, ovviamente, puntate sul volto. Ma tra scuse inverosimili sulla connessione e ambientazioni che nemmeno nelle favole più strane avrebbero avuto posto, qualcuno finiva per diventare… grigio! 🙂
