Ieri è stata scritta una pagina di storia nei borghi valsesserini: si è infatti svolta la prima Via Crucis che ha unito la minuscola frazione di Uccelli alla chiesa centrale di Ailoche. Un evento di fede, ma anche di forza (e vedrete perché).
Protagonista della giornata è stato il nuovo diacono Syl Dufay, che ha guidato con entusiasmo una quarantina di pellegrini, giunti da ogni dove: dai paesini limitrofi fino alla grande comunità di Pray, che ha risposto con calore all’appello.
La processione, durata circa due ore, è stata un momento intenso e suggestivo, con i fedeli che hanno camminato illuminati solo da candele tremolanti e dalla loro fede incrollabile. Il vero protagonista silenzioso? La croce! Non una croce qualunque, ma una versione XXL, tanto imponente che di metterla in auto non se ne parlava proprio. Soluzione? Il buon vecchio metodo dei muscoli e della devozione: trasporto a mano da stazione a stazione.
L’evento è stato reso possibile grazie al contributo instancabile di Gerry, del mitico Maurizio e di zia Iv (la mia mamy, che stavolta ha seguito l’evento “ai box” da Novara per precauzione). A rendere tutto ancora più epico, la chiesetta di Uccelli, che pur avendo il contatore elettrico staccato per scarsa attività annuale, ha riaperto le porte, accendendo simbolicamente una luce di speranza.
Un successo che potrebbe diventare una tradizione! Ora, la domanda è: chi si offre volontario per il prossimo turno di trasporto croce? 😆