8 Dicembre, giorno di festa, ma anche di epiche imprese: Cristina D’Avena live nella piazza di Borgosesia! La regina dei cartoni animati che hanno segnato la mia infanzia era lì, e come potevo mancare? “Ciurma all’arrembaggio!” grido, e partiamo con Combo (la nostra fida auto), armati di guanti, cuffie e coraggio per affrontare la frescura polare.
Arrivati in piazza, ci accoglie un mare di fan, un coro di voci già pronte a riscaldare l’atmosfera. Sgattaiolando a destra e a manca, ci facciamo strada fino a pochi metri dal palco, giusto in tempo per sentire… “I Puffi”! Ero tornato bambino in un nanosecondo, con tutti i ricordi che si spalancavano come un armadio di dolci emozioni.
Purtroppo, la mia infanzia è stata messa a dura prova dalla performance canora di mia moglie, che cantava a squarciagola con una voce che, diciamo, avrebbe fatto tremare Gargamella. Ma che importa? Eravamo entusiasti come fossimo al concerto del secolo a San Siro!
Cristina? Un mito assoluto. Non solo per le sue canzoni, ma per la sua dolcezza e profondità quando toccava temi importanti. Il gran finale? “Occhi di Gatto”. E qui, amici maschietti, chi non ha sognato davanti a quel cartone animato, mentirebbe spudoratamente.
Finito il concerto, arriva il momento clou: foto e autografi! Ovviamente non potevo mancare. Mi metto in coda con tutta la truppa, ma ahimè, il caos mi separa dalla famiglia. Restando sotto il palco a filmare tutto con lo spirito di un documentarista d’altri tempi, vedo le mie bimbe e mia moglie sul punto di incontrare LA Cri. E poi accade: mia figlia sussurra qualcosa all’orecchio della cantante e… dal palco arriva un “Ciao papà!” diretto a me. Emozione pura.
Raccogliamo i gadget della serata, si archiviano nel baule dei ricordi e si torna a casa. Quanto è stato bello? Troppo, troppissimo. E sì, Cristina, sei e resterai la voce della mia infanzia!